30 ottobre 2013 – Udienza plenaria con Papa Francesco
Foto Cronaca di un evento storico; dai primi contatti a Piazza San Pietro
Le serate di taverna, oltre che per mangiare e bere, servono anche per parlare, discutere, fare progetti per il sestiere. Si ricordano i tempi andati ma si pensa al futuro: così capita che, ricordando le trasferte del sestiere, il veterano rossonero Giancarlo Catalucci lancia la proposta: “ma dal Papa non ci si può andare?”. La domanda è diretta agli altri occupanti di quel tavolo (Manuela Natalini, Ercole Velenosi e il Console, Francesco Mazzocchi) ma cade nel vuoto, nessuno risponde anche se l’idea è intrigante. Passano i giorni, passa la Quintana di luglio e pure quella di agosto.
Ai primi di settembre Manuela e Ercole chiamano il Console per dargli un nome, un indirizzo mail, un numero di fax e dicono: “scrivi a nome del sestiere la richiesta di partecipazione all’udienza plenaria settimanale del Papa!”. Il Console, scrive, aggiunge la firma del capo sestiere alla sua e il numero del cellulare, invia…anche se rimane un po’ di scetticismo.
Passano i giorni e dell’invio della lettera in Vaticano non si parla più. Poi, ai primi di ottobre, nelle prime ore di un venerdì pomeriggio, squilla il telefonino del Console. Dal cellulare la voce perentoria del responsabile e addetto agli inviti delle Udienze plenarie: “il vostro sestiere è invitato per mercoledì prossimo”. “Eminenza – risponde il Console – non ce la facciamo a organizzarci in quattro giorni!”. “Allora facciamo così: venite il 30 ottobre, così avete tutto il tempo di organizzarvi, arrivederci”.
La macchina organizzativa si mette in moto: si prenota il pullman, si prepara la lista del personaggi in costume, si raccolgono le richieste di partecipazione e si risolve, in contatto con i responsabili del Vaticano, il problema degli inviti che alla fine saranno più di 80 (50 per i personaggi in costume e i rimanenti per gli altri sestieranti che partecipano alla trasferta).
Alle 3 del mattino del 30 ottobre, si parte alla volta di Roma con un pullman a due piani. Si arriva al parcheggio del Gianicolo e il pullman diventa anche camerino e spogliatoio: poi tutti in via della Conciliazione, verso San Pietro dove già confluiscono i fedeli in fila per i controlli ai posti di blocco. Arriva anche la delegazione di Porta Tufilla a ritirare gli inviti…sono solo 30 ma ci rassicurano “sono per le persone al seguito per l’ingresso in piazza. Per la delegazione in costume è riservato lo spazio alla destra del sagrato”.
Rullano i tamburi, squillano le chiarine e il corteo aperto da Console e gonfalone attraversa tutta Piazza San Pietro e l’incedere del passo si confonde con i clic delle decine di migliaia di macchine fotografiche che immortalano il corteo fino all’arrivo nel posto assegnato. Il resto della giornata è raccontato dagli splendidi scatti del nostro fotografo Luigi Tedeschi.