Porta Tufilla Incontra il centro Nuovo Elaion
Già nel 1992, alla vigilia della Quintana, si svolgevano le gare tra gli sbandieratori dei sestieri. Nella cornice di Piazza del Popolo, dalle loggette del Palazzo dei Capitani la giuria dava i punteggi alle esibizioni di singoli, coppie, piccole e grandi squadre: era tutto fatto in casa, non c’era ancora la FISb e le esibizioni erano libere e spettacolari; il giudizio, più che dalla tecnica, era influenzato dall’aspetto coreografico e spettacolare, Porta Tufilla primeggiava.
Ad assistere a quelle gare, armato di telecamera, c’era Teodoro GENTILE, ascolano trapiantato per motivi famigliari a Eboli, nel salernitano. Avendo amici a Porta Tufilla il nostro amico riprese tutti i numeri degli sbandieratori rossoneri e portò quella cassetta filmata a Eboli dove Teodoro prestava la sua opera di volontario presso il Centro Nuovo Elaion, istituto che raccoglie giovani disabili e portatori di handicap fisici e psichici tra i più importanti della Campania. Quella cassetta fu vista dal personale del Centro e dai responsabili della mobilità corporea dei disabili che ebbero la geniale idea di trasformare le evoluzioni con la bandiera in esercizio psicofisico fuori dagli schemi, gradito dai curiosi ospiti del centro.
A circa un anno di distanza arrivò l’invito per il sestiere di Porta Tufilla a recarsi ad Eboli dove i responsabili del Centro, con la collaborazione del nostro amico Teodoro, avevano dato vita alla locale giostra medievale con la partecipazione di gruppi folkloristici e rievocazioni più importanti del sud d’Italia con il Sestiere di Porta Tufilla “ospite d’onore” della manifestazione. Ai primi di settembre la partenza, in pullman, alla volta di Eboli convinti di partecipare semplicemente alla sfilata e una esibizione nella piazza principale della città.
Era vero, ma non era tutto: prima della nostra, venne annunciata l’esibizione del gruppo sbandieratori e musici del Centro Nuovo Elaion: entrarono in piazza i giovani portatori di handicap al suono dei loro tamburi, che non perdevano un tempo del ritmo, e la squadra di dodici sbandieratori che muovevano e lanciavano le bandiere come fossero ascolani. Una grande sorpresa, una scena commovente e tante lacrime di gioia a coronare quello sforzo di normalità con mezzi così lontani dalla quotidianità.
Rimanemmo a bocca aperta e cementammo un gemellaggio che ha visto la partecipazione attiva (anche nell’organizzazione) di Porta Tufilla alla manifestazione ebolitana e i giovani sbandieratori del Centro Nuovo Elaion ospiti e protagonisti del Banchetto medievale di Porta Tufilla nel 1995.
Per il nostro sestiere è stata anche l’occasione per confrontarsi con gruppi che poi sarebbero diventati amici di Porta Tufilla. Tra tutti i “Trombonieri e sbandieratori di Santa Maria del Rovo” di Cava de Tirreni (anche loro hanno partecipato con Porta Tufilla ad una edizione di Ascoli Medioevo Festival) e gli sbandieratori di Carovigno, all’epoca tra i più importanti gruppi del panorama nazionale.