Fin dall’eta scolare decine di bambini iniziano a frequentare la scuola con un solo obiettivo: arrivare un giorno a poter essere annoverato tra gli sbandieratori o i musici del Sestiere e poter scendere in Piazza a difenderne i colori.
Gli sbandieratori ed i musici rappresentano il cuore pulsante del Sestiere. Assieme costituiscono un corpo molto affiatato che si allena duramente per le seguitissime gare interne in programma in notturna ogni anno nel primo week end di luglio sotto l’egida della Federazione Italiana Sbandieratori.
Le evoluzioni di coloro che lanciano in aria le proprie bandiere e la magia del suono delle chiarine e dei tamburini, capaci in sincrono di trasformarsi in una vera e propria orchestra sempre in movimento, regalano momenti di grande spettacolo, apprezzatissimo dal pubblico che in quelle due sere affolla le gradinate di Piazza Arringo.
Essi hanno anche il compito di dare il “passo”, guidando con i loro squilli e le loro percussioni l’incedere del corteo, mentre gli sbandieratori deliziano gli spettatori accorsi con lanci alti e prese al volo (come la caratteristica bomba), passaggi con i piedi ed acrobatiche evoluzioni.
Ma essere sbandieratore o musico non significa solo partecipare alle proprie gare o al corteo. I musici e gli sbandieratori sono infatti anche i primi tifosi del cavaliere, capaci come sono di trasformare durante le cene propiziatorie il chiostro in uno stadio tra fumogeni e cori alzati al cielo, o di improvvisarsi pittori per una sera per dipingere il ponte.