Il quarto sigillo del Gladiatore (luglio 2012)
La Quintana di luglio 2012 non nasce sotto buoni auspici: monta la polemica sulla possibile esclusione del cavaliere Luca Innocenzi con prese di posizioni pubbliche poi ritrattate, con l’occupazione del “palazzo quintanaro” nei giorni precedenti la giostra da parte dei sestieranti gialloblu ma poi tutto rientra. La giostra non vedrà appiedato alcun cavaliere, Luca Innocenzi corre e alla prima tornata è già in vantaggio sul resto della truppa e soprattutto è in vantaggio su Massimo Gubbini che non riesce a capacitarsi del punteggio che gli è stato assegnato: 100, 80, 80. Il cavaliere rossonero dai box è convinto di aver centrato il bersaglio nei tre assalti; dalle tribune i tifosi invitano capo sestiere e Console a recarsi al tavolo della giuria…qualcosa non è andata per il verso giusto. I supporter rossoneri, armati anche di macchina fotografica e zoom, sono certi anche loro che Gubbini abbia centrato il bersaglio. Il capo sestiere Giuseppe Fazzini chiede di poter vedere i tabelloni e pare subito legittimo il reclamo ma la “contestazione verbale” deve essere confutata da misurazioni con mezzi che la giuria non ha a disposizione. Il provveditore di campo, al secolo l’architetto Serafino Guaiani, trova un calendarietto plastificato formato tessera (con disegnati sul lato lungo 10 cm) e una spilla da balia (strappata a chissà quale costume) da usare come compasso. Bastano questi pochi mezzi di fortuna per stabilire che Gubbini ha ragione ma, naturalmente, quelli di Porta Solestà non ci stanno: cercano di interferire, di interpretare fino a quando, forte del ruolo di “responsabile del comportamento dei propri sestieranti” che lo statuto gli assegna, interviene anche il Console Francesco Mazzocchi e chiede al Provveditore di Campo di far cessare la bagarre intorno al tavolo della giuria da parte dei solestanti che nulla hanno a che vedere con i tabelloni colpiti da Gubbini e che la questione andava risolta esclusivamente tra la Giuria e Porta Tufilla. Il provveditore di campo illustra le sue conclusioni ai membri della Giuria e, dopo più di 40 minuti, i due 80 diventano 100. Scriverà un giornale per nulla amico dei colori rossoneri: “Dopo una prima tornata che ha visto in vantaggio Luca Innocenzi, il verdetto è stato ribaltato dalle decisioni dei giudici che hanno accolto le contestazioni di Tufilla sui punteggi assegnati, regalando così due 100 ai rossoneri che sono passati in vantaggio, mantenendo il primato per le successive due tornate. Una decisione che ha scatenato immediate polemiche e c’è mancato poco che scoppiasse una rissa”. Per la Quintana di agosto la Giuria fu sostituita, non per aver accolto le contestazioni di Tufilla, ma per non aver saputo leggere i tabelloni colpiti da Massimo Gubbini. Della giostra di luglio rimane il “rosicamento” dei solestanti, una t-shirt polemica in cui gli 80 valgono 100 e, quel che conta, il palio che fa bella mostra di se, nella sede rossonera di via Amadio.
Classifica finale
Porta Tufilla 1866
Porta Solestà 1832
Piazzarola 1724
Sant’Emidio 1680
Porta Maggiore 1136
Porta Romana 1118